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Tape Paris. Al Palais de Tokyo, la scultura si trasforma in architettura.
Dislocati da un capo all’altro del Palais de Tokyo di Parigi, questi strani tunnel traslucidi assomigliano alle tipiche ragnatele a forma d’imbuto dei ragni d’erba. Ma al posto d’inermi insetti intrappolati, al loro interno troverete persone che si muovono lentamente, sorrette da uno spesso strato di nastro adesivo e plastica. L’interno della struttura è morbido, elastico e flessibile, mentre la forma complessiva è “staticamente perfetta”.
Tape Paris è l’ultima interattiva installazione d’arte dei designer del collettivo croato-austriaco Numen /For Use. Paragonata a “un’allungata pelle biomorfa”, è sospesa a mezz’aria nella sala principale della galleria. Christoph Katzler – co-fondatore del collettivo – l’ha definita come “una struttura parassitaria che invade una posizione arbitraria”.
I visitatori sono invitati a entrarci; la dimensione dei tunnel varia in altezza consentendo il camminamento in alcuni punti e lo strisciamento in altri.
Dall’interno è possibile guardare gli spettatori sottostanti che assumono un contorno nebuloso.
Sempre secondo Katzler, “Nel momento stesso in cui il pubblico entra nell’installazione, quella che nasce come una scultura si trasforma perfettamente in architettura“.
Oltre alle strutture con nastro, i Numen/For Use sono noti per istallazioni a rete, tra cui una “scultura sociale” a griglia modellata in stile collage dadaista e reti in sospensione all’interno di una massiccia bolla gonfiabile, una sorta di casa rimbalzante.
Tape Paris è fruibile fino a gennaio 2015.