Al centro c’è l’atrio, uno spazio ripensato che è nodo strutturale di connessione tra le due ali e che riorganizzato ospita “La piazza verticale coperta”, con area bar e biblioteca. Elemento di connessione tra tutte le attività esterne ed interne che si susseguono durante le intere giornate, è luogo di dibattito, confronto e incontro per studenti, ma anche, chiusi ed isolati i cluster, per cittadini e associazioni del quartiere.
Allo stesso modo gli spazi dedicati alle diverse funzioni della scuola si sviluppano intorno ad elementi in continuità visiva, orizzontale e verticale. Grandi camini e spazi a doppia o tripla altezza caratterizzano gli ambienti offrendo scorci e visuali inaspettate. Questi sono anche elementi del sistema bioclimatico, che contibuiscono all’efficientamento delle prestazioni energetiche del fabbricato che grazie al teleriscaldamento, ai pannelli radianti a pavimento e pannelli fotovoltaici, oltre a piccole unità di trattamento aria, rendono la scuola tecnologicamente all’avanguardia.
Il progetto è pensato come un modello replicabile, da cui partire per immaginare di riqualificare il patrimonio scolastico, partendo dalla scuola Fermi come caso studio. Modularità, flessibilità, adattabilità, e sostenibilità, sono le sue caratteristiche principali.