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Adobe “Logo Remix”

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Tibor Kalman avrebbe detto di loro: “Sono come bambini di dieci anni a cui piace comandare”.

Stefan Sagmeister e Jessica Walsh non si accontentano di fare i compiti. Vogliono scioccare.  Reinventare il logo Adobe non è solo una commessa. È un’occasione per dare spettacolo.

Qual miglior modo se non con un video show?  Nasce “Logo Remix”, cinque puntate di sperimentazione a  briglie sciolte per riprogettare il marchio della software house di San Josè e coinvolgere il pubblico nel processo creativo.

Le regole sono semplici: i due designer – a ogni turno -  reinterpretano il logo utilizzando materiali scelti a caso attraverso una ruota girevole. Niente limiti; dalle uova di gallina, alle piume, agli oggetti misteriosi in una Piñata, il passo è breve.  Quattro giudici-designer esprimono il loro voto di preferenza.

L’intera sfida è un’occasione per punzecchiarsi e ostacolarsi. “Affrontiamo il nostro lavoro con un senso di gioco e umorismo. Questa mentalità permette di essere più propensi  a nuove idee. Il gameshow rivela il nostro approccio: passione, divertimento  e autoironia”.

Stefan e Jessica non sono semplici designer; sono showmen. Amano spiazzare, sorprendere.

La buona riuscita di un progetto di comunicazione dipende dalla capacità di stupire.

La sua efficacia dipende dalla possibilità che la sua stessa visibilità ha di moltiplicarsi, riprodursi e auto alimentarsi. L’impatto è direttamente proporzionale alla capacità epidemica.

I progetti di Sagmeister&Walsh si rivelano ogni volta per ciò che sono; autentici strumenti di viral marketing.

Dalla progettazione della brand identity per la Casa da Mùsica di Oporto, ai billboard per Levi’s a Soho, il vademecum dello studio è composto di tre semplici parole: pazzia, eccentricità e imprevidibilità.

È l’elemento straordinario che accende l’interesse, è la stravaganza che risveglia i sensi.

“Non si parla di aerei che volano. Si parla di aerei che precipitano” (T. Kalman).